Tranquilli, se il solo leggere il titolo di questa notizia vi ha fatto precipitare a controllare la vostra ultima busta paga sappiate che non parliamo di qualcosa che avviene in Italia, ma in Irlanda.
Il fisco di quella nazione ha escogitato un metodo molto efficace per evitare che i contribuenti dimentichino di corrispondere allo Stato quanto dovuto per il pagamento della tassa di proprietà sugli immobili, che in Italia si chiama IMU.
L’Imposta è stata introdotta molto di recente in Irlanda e, almeno secondo i piani, dovrà essere pagata solo per l’anno in corso. A meno che i calcoli degli introiti previsti non differiscano in maniera sostanziale dall’effettivo incasso. Ad oggi la differenza è notevole, si parla di circa 15 milioni di euro di ammanco, e per questo motivo, come riferito da FiscoOggi.it, l’Agenzia delle Entrate irlandese ha cominciato a mandare a casa dei contribuenti sbadati una lettera che intima il pagamento di quanto dovuto entro sette giorni.
Inutile fare orecchie da mercante; se il saldo non sarà corrisposto nella settimana concessa per ravvedersi, il Fisco si rivolgerà direttamente al datore di lavoro o al fondo pensionistico intimando a questi soggetti di trattenere dalla busta paga (o dalla pensione) del contribuente moroso l’importo della tassa.
Quindi problema in vista solo per lavoratori dipendenti e pensionati? Ebbene no; l’Agenzia delle Entrate celtica ha pensato anche ad autonomi, liberi professionisti e qualunque altro cittadino. Nel caso in cui uno di loro non paghi quanto dovuto il Fisco procederà con un prelievo forzoso direttamente dal conto corrente di proprietà e le Banche non potranno fare altro che piegarsi al volere dello Stato e dare accesso al conto personale del contribuente.
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